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Il tradizionalismo di Gučnon

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Messaggio  Uroboros Sab Dic 29, 2007 9:27 am

Riporto un post da Anthropoforum : www.rudolfsteiner.it

ASPETTI DELLA GUERRA OCCULTA: L’EQUIVOCO TRAGICO DELL’ ESOTERISMO “TRADIZIONALISTA”.


PREMESSA

Fra i mezzi che vengono messi in campo nella “guerra occulta”- immaginabile come la continua lotta delle forze ostacolatrici contro l’evoluzione dell’Anima cosciente (1) -uno dei piů diretti č senz’altro quello della diffusione di scuole esoteriche e filosofiche – dottrinarie e/o operative- il cui scopo ultimo č velare l’autentica realtŕ dello Spirito dietro linguaggi apparentemente “spirituali”. Tali scuole ad un esame attento si rivelano ne piů ne meno come veicoli che ,portano ,nella migliore delle ipotesi ,il ricercatore su strade senza uscita, quando non direttamente incontro a vere e proprie catastrofi,.
Si puň anche scorgere come tali corrente sedicenti “spirituali” ed “iniziatiche” si rivelino come forme estreme e celate di una delle piů insidiose malattia culturali contemporanee: il nichilismo
Nelle righe che seguiranno ci andremo ad occupare di una particolare corrente che nel corso del XX Secolo ha avuto ,sia in Italia che all’estero,notevole peso in questa operazione di deviazione “spiritualista” della ricerca spirituale , con in piů degli specifici esiti distruttivi in alcune vicende del divenire storico-politico del secondo dopoguerra italiano manifestatisi soprattutto nella lunga catena di trame., attentati,delitti e stragi nota come “strategia della tensione “.(2)
Si tratta del cosidetto “tradizionalismo esoterico” riconducibile a due figure di spiritualisti e filosofi europei : il francese Renč Gučnon (1886-1951)– noto anche come sheikh Abdel Wahed Yahya dopo la conversione all’islamismo avvenuta nel 1930 -e l’italiano Giulio Cesare (“Julius”) Evola (1898-1974).





RENE’ GUENON , JULIUS EVOLA ed il paradosso “tradizionalista”.


Sappiamo benissimo come il mettere insieme tout court sotto l’etichetta “tradizionalismo esoterico” Gučnon ed Evola sia un’assunto in qualche modo forzato date le divergenze, spesso rilevanti, che esistono fra i rispettivi “sistemi” dottrinari elaborati in decine di scritti da ciascuno dei due esoteristi in parola.
Si possono ad esempio citare, fra le tante, quelle sul ruolo “iniziatico” della Massoneria (accettato da Gučnon rifiutato da Evola),su Buddhismo Mahayana e Tantra (cui Evola si dedicň con convinzione contro il parere negativo di Gučnon) e ,soprattutto,sul ruolo “politico” che Evola ( giŕ attivo collaboratore fra il 1925 ed il 1944 dei regimi mussoliniano ed hitleriano ,sia pure con una certa autonomia secondo il clichč del conservatore ancičn regěme) fině con l’avere soprattutto dopo il 1946 , a differenza di Gučnňn che volle mantenere un rigoroso distacco dalle “contingenze” , comprese quelle di tipo sociopolitico.
Peraltro tante e tali sono le affinitŕ dei loro sistemi da rendere lecito il legame in parola , messo in luce da una visione del mondo di cui si possono brevemente evidenzare un paio di punti peculiari.
Base della dottrina “tradizionalista “č una concezione rigidamente deterministica della Storia in quanto l’Universo č ineluttabilmente dominato dal principio ciclico delle “Quattro Etŕ” la cui ultima ,il cosidetto Kaly Juga (Etŕ Nera)č quello in cui viviamo.
Gučnon ed Evola ricostruiscono in vari libri (3) il processo di materializzazione e dissoluzione antispirituale che caratterizzerebbe la nostra epoca – a partire del Medioevo- da cui si puň cercare salvezza tramite un collegamento con le cerchie inizatiche regolari, tali in quanto formalmente e ritualmente in possesso delle chiavi della connessione con la Tradizione perenne, concetto base dell’edificio dottrinario in parola.
Tale Tradizione viene cosě identificata con le forme del passato ,andando di conseguenza a tradire l’assunto iniziale,metafisico e metastorico, di una corrente spirituale che,come tale,dovrebbe avere la forza di dominare comunque il processo del divenire trovando in ogni epoca la forma di manifestazione adatta,in qualche modo “nuova” rispetto a quelle del passato.
Per cui,come acutamente messo in luce da M:Scaligero, il “sistema” di Evola e Gučnon sfocia nel tentativo di riesumare quelle “metafisiche morte” che l’autore de L’Amore Immortale definisce, a buon diritto, “forme della paura”.(4)
Fra le svariate perplessitŕ suscitate dalla weltanschauung tradizionalista spicca con particolare evidenza quella per cui, , contrariamente a Cristianesimo,Induismo Zoroastrismo ,Manicheismo, Qabbalah ecc. e similmente a Buddhismo Hinanayana e Islamismo exoterico essa non riconosce all’essere umano in quanto tale un nucleo immortale individuale di natura animico-spirituale-..
Tale nucleo nella visione di Evola e Gučnon verrebbe ad esistere, nella migliore delle ipotesi solamente dopo l’Iniziazione per cui il sistema dottrinario in questione rimane privo della risposta alla domande essenziale :chi č, e come si pone nella storia il Soggetto dell’esperienza umana ?
Inoltre il “tradizionalismo “rigetta la dottrina della reincarnazione e la legge del karma, (5) per cui č assente nella sua visione del mondo sia il nesso fra singola vicenda umana e complessivo divenire storico-spirituale sia il senso della concreta esperienza terrena

Da quanto abbiamo detto origina allora ,come conseguenza diretta, un vero e proprio paradosso: la ricostruzione del mondo dell’antica spiritualitŕ fatta da Gučnon ed Evola č largamente arbitraria proprio in base a quei testi induisti,iranici , ermetici, qabbalisti ecc. che costituiscono la base dell’insegnamento “tradizionale”.
Ciň rende illegittimo il tentativo- soprattutto di Gučnon- di presentare le proprie opere come forme di una conoscenza oggettiva ed impersonale (6).
C’č dunque da chiedersi come un sistema cosě illogico e soprattutto mal connesso alle stesse fonti dottrinarie cui intende ispirarsi abbia avuto l’ampia fortuna culturale di cui tuttora gode,sia pure in ambienti di nicchia, quali sono quelli dello spiritualismo contemporaneo.
Una delle possibili risposte č nella confezione dialettica in cui sono rivestite le opere dei due fondatori del tradizionalismo.
“Virile”,potente, “attiva” quella evoliana, matematizzante, ,algidamente lineare , “contemplativa”.quella gučnoniana.
Involucri il cui luciferico “scintillio” si č rivelato assai pericoloso per menti fragili e biografie “ a rischio” ,come dimostrano le vicende politiche ed esistenziali che esamineremo in seguito.




IL TRADIZIONALISMO E RUDOLF STEINER



Uno degli aspetti caratteristici del tradizionalismo esoterizzante č il criticismo feroce contro tutto quello che non rientri in questo quadro di tradizione riesumata., altro elemento significativo per comprendere il successo presso le menti piů suggestionabili, in quanto la critica superficiale ed apodittica č una comoda scorciatoia che elimina, per le anime meno provvedute,la fatica di studiare da sé..
A questo proposto Gučnon scrisse nel 1921 un saggio ad hoc contro il movimento teosofico , Le Theosophisme,Histoire d’une pseudo-religion,,in base a documentazioni fornite da esponenti di alcune sette induiste preoccupati della diffusione del movimento fondato da H:P:Blavatsky e H:S:Olcott nel 1871.
In esso la figura di Steiner, visto come un epigono dei teosofi anglo-indiani č attaccata soprattutto come quella di un esponente della cosidetta pseudoiniziazione, intesa come corrente “antimetafisica” priva di collegamento con cerchie regolari ritualmente e formalmente connesse con la Tradizione.
Ovviamente nulla dell’esoterismo steineriano ,fondato filosoficamente e scientificamente sullo sviluppo del goethanesimo e dell’idealismo ottocentesco centroeuropeo ed occultamente sul piů puro esoterismo cristiano innervato dalle dottrine della reincarnazione e del karma poteva avvicinarsi alla sovente grottesca pseudometafisca gučnoniana.
Piů complesso č il caso di Evola che, ovviamente in un quadro di aspra critica,mantenne un rapporto mutevole con l’opera di Steiner, dimostrato dalla differenza che intercorre fra la demolizione assoluta contenuta in un saggio del 1925(7) e i parziali “distinguo” del piů noto saggio degli anni ’60, contenuto in Maschera e Volto dello Spiritualismo Contemporaneo., ove tuttavia l’autore scivola in gratuite corbellerie :. ad esempio,quella secondo cui Steiner avrebbe declassato il Cristo da “Figlio di Dio” a “Logos Solare” !
L’atteggiamento di Evola verso Steiner č dunque meno lineare e semplice di quello di mero rigetto mostrato da Gučnon : per una visione piů complessiva della questione rimandiamo il lettore a quanto scritto da Massimo Scaligero nella sua autobiografia (Figo, mentre ci sembra eccessivamente benevolo verso l’autore di Maschera e Volto l’articolo dell’ex attivista dei FAR ( “Fasci di Azione Rivoluzionaria” ) Enzo Erra (vedi oltre), politicamente attratto da Evola e dottrinariamente vicino a Scaligero -cosa di per sé assai ambigua- intitolato Il Mistero di Evola ed apparso sulla rivista Graal nel n.47-48 del 1994. .
Possiamo a questo punto tentare di comprendere il senso occulto dell’”operazione tradizionalismo” messa in atto per seminare confusione nel mondo della ricerca spirituale rinvenendolo proprio nella particolare posizione di Evola nei confronti dell’Antroposofia ,centrata sul rifiuto del riconoscimento della figura del Cristo come centro interiore dell’evoluzione universale da un lato e dello sviluppo spirituale fondato sull’Iniziazione dall’altro., (9)il che rende suggestivo e stimolante il paragone formulato da M:Scaligero ,nel citato capitolo di Dallo Yoga alla Rosacroce fra Evola e la figura dell’imperatore Giuliano l’Apostata..




GLI ESITI DEL “TRADIZIONALISMO”.
Va ora gettato uno sguardo su quelli che sono stati in Italia,nei decenni successivi alla fine della Seconda Guerra mondiale gli esiti culturali e politici degli insegnamenti “tradizionalisti”..
In via preliminare va fatto un netto distinguo fra “gučnonismo” ed “evolismo”.
I seguaci di Gučnon, si sono in genere limitati ad operare sul piano dottrinario e culturale.
Sotto questo profilo č di fatto accaduto, e accade tuttora, che le varie conventicole che si rifanno all’autore de la Crisi del mondo moderno si siano venute dividendo sul seguente tema: quale corrente ha maggiore rispondenza “tradizionalista” fra Cattolicesimo (ovviamente oltranzista e preconciliare) Islamismo e Massoneria ?
Resta infatti inteso, per i “gučnoniani” di ogni osservanza,che al di lŕ dei tre nominati filoni nulla esista ,per lo meno in Occidente e Vicino Oriente, che abbia una qualche obbiettiva validitŕ spirituale.
Fra i personaggi usciti da questo milieu rivestono un certo interesse culturale – prescindendo ovviamente da giudizi di merito- le figure del noto studioso di “sette” Massimo Introvigne , ex allievo dei gesuiti ed al centro di feroci polemiche fra varie componenti cattolico-tradizionaliste, e dello stravagante scrittore Maurizio Blondet che si č guadagnato uno spicchio di fama quale implacabile accusatore della casa editrice Adelphi da lui vista come un vero e proprio centro di complotti satanici
.
Radicalmente e tragicamente diversa la vicenda di non pochi che si sono riconosciuti nell’opera evoliana.
Come premessa va posta una considerazione
. Il cocktail formato da opere “dottrinarie” quali Lo Yoga della Potenza, La Dottrina del Risveglio ,Metafisica del Sesso, ecc. unito a quelle “politiche” quali Cavalcare la Tigre e gli Uomini e le Rovine ha, di per sé, potenzialitŕ micidiali su biografie segnate da psichismi fragili e cultura incerta :.ne puň scaturire , fra l’altro, una sorta di culto metŕ superomista metŕ nichilista caratterizzato dal disprezzo per tutto ciň che possa sapere lontanamente di “cristiano” o “sentimentale” .
Tutto questo una volta mescolato a impulsi di rivolta contro gli innegabili aspetti di barbarie della modernitŕ, puň creare un vero e proprio cortocircuito in molte anime.
E questo si č puntualmente verificato, divenendo elemento caratteristico nella storia dell’eversione di destra nel nostro paese.
Se seguiamo infatti le storie di varie sigle del radicalismo nero piů estremo e sanguinario nel periodo 1946- 1980 (Fasci d’Azione Rivoluzionaria, Movimento Politico Ordine Nuovo,Avanguardia Nazionale e via via fino al nichilismo armato dei NAR e di Terza Posizione ecc.) vediamo i risultati piů eclatanti di questo viaggio nell’evolismo.
E’ in definitiva accaduto che i sedicenti soldati politici – i quali fra l’altro non si avvedevano,di non essere altro che semplici pedine nelle trame dell’ Atlantismo governativo legato a doppio filo con i peggiori ambienti di certa massoneria e dei “servizi”- seminando sangue e morte in tutta Italia hanno finito col prendere sul proprio karma il peso terribile dell’errore spirituale tradizionalista nella sua forma piů tragica.
L’opera evoliana si č cosě spesso rivelata come un veleno animico che ha colpito in vari modi,da quello piů blando ( ricordiamo di passata quanta cura ebbe Massimo Scaligero nel tentare di rettificare certe biografie cadute nella palude tradizionalista,riuscendoci in non pochi casi (10) ) a quello piů virulento del piombo e del sangue innocente versato
Ma le vie degli Ostacolatori sono molte e tortuose : č assai recente il fatto che un “illustre “ e arcinoto medievalista ,Franco Cardini, abbia onorato di una sua prefazione l’ambiguo e anticristiano commento evoliano alla storia del Graal .
Nonostante le evidenti catastrofi dobbiamo quindi concludere che la capacitŕ del “tradizionalismo” di inquinare le vicende umane.spirituali e culturali č tutt’altro che esaurita …….
NOTE
1) Su questo tema-chiave la bibliografia internazionale č particolarmente ricca, grazie agli studi di Ben Aharon,Prokofieff,Reuveni,ecc. .In italiano,si veda, ad es, l’opera di Peter Tradowsky “Kaspar Hauser” (Roma.L’Opera.1997)
2) U:M:Tassinari “Fascisteria” (Roma,Castelvecchi,2001)
3)Fra le altre opere R:Gučnon “ Autoritŕ Spirituale e Potere Temporale “(Milano,Rusconi,1972) J:Evola “Rivolta contro il mondo moderno”(Roma,Mediterranee.1978)
4) Nel capitolo X (Roma,Tilopa,1982)
5)E’ questo un punto del tutto incomprensibile del tradizionalismo: fra l’altro Gučnon arriva ad affermare la seguente autentica enormitŕ:: “..la reincarnazione sarebbe un’invenzione di alcuni sognatori socialisti del XIX Secolo”in “Introduzione generale allo studio delle dottrine indů” (Torino,Studi tradizionali,1963)
6) Gučnon si autodefiniva “impersonale espositore di dottrine tradizionali “in “Iniziazione e realizzazione spirituale” (Torino,Studi Tradizionali,1958)
7)J.Evola “ Che Cosa vuole l’Antroposofia” (Rivista Ignis .II,1925)
Figo M:Scaligero “ Dallo Yoga alla Rosacroce “ (Roma,Perseo,1972)
9) “..Noi dobbiamo assolutamente finirla con il cristianesimo……e con il tentativo steineriano di infilarlo subdolamente nella compagine tradizionale….va combattuto senza pietŕ e con ogni mezzo “….(Lettera di J:Evola ad Arturo Onofri,in “ Arturo Onofri Corrispondenze”(Trento,La Finestra 1999)
10) M:Scaligero “Dallo Yoga…” (cit) capp.XII e XIII

NOTA SULL’AUTORE.
Andrea Franco (Roma,1949). Studioso di scienza dello Spirito dai primi anni’70 grazie alla guida di Massimo Scaligero e Mimma Benvenuti. Attualmente pubblica articoli e saggi su riviste d’orientamento antroposofico. Per quanto attiene specificamente il presente articolo va notato che l’A. si č laureato nel 1974 (relatore il filosofo cattolico Augusto del Noce) discutendo la tesi “Tradizione e mondo moderno nell’opera di Renč Gučnon)”.


Andrea Franco

Uroboros

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