Lapis Reprobatus Secretum Custoditum

Cari utenti, un Fratello mi ha presentato un elegante volume che reca il titolo “Lapis Reprobatus Secretum Custoditum” e che, come si legge nel frontespizio, è un rituale dei tre Gradi simbolici (Edizioni “Libreria Pardes” di Barcellona. Opera destinata solo ai maestri massoni, come precisa l’editore. Nel Web esistono diversi siti o blog che ne parlano. Indico fra gli altri “Keystone” presente al seguente link: http://caputanguli.blogspot.com/2011/07/ritual-de-los-tres-grados-simbolicos.html ) e vorrei condividere con voi alcune riflessioni in merito.
Incuriosito più che altro dall’inusuale formato in foglio oblungo, ho con sorpresa e con piacere constatato che è dovuto alla presentazione del testo in tre lingue, italiano, francese e spagnolo, affiancate ad ogni passo. La mia riluttanza iniziale nel prenderlo in esame (i rituali ufficiali sono tra i testi massonici più insapori) si è presto dissolta, trovando nello svolgersi del rituale una costante presenza del simbolismo massonico, grande naturalezza e precisione di linguaggio. Linguaggio asciutto e gergale, come è convenuto debba essere per consentire di celare e svelare quel che deve essere eseguito e detto. Ad un esame più attento emergono delle strutture simboliche mute, ossia di natura geometrica, che mi hanno affascinato. Ne cito una su tutte, vero simbolo di maestria massonica, la composizione del triangolo retto pitagorico 3-4-5 (ogni massone sa come squadrare la pietra del Tempio con la propria corda a 3-4-5 segmenti) regge i momenti cruciali nelle fasi di apertura e chiusura delle tre Camere con i colpi di maglietto delle tre Luci. Ho allora contato i colpi complessivi, trovando una distribuzione sorprendente di 33-49-33 per apertura-iniziazione-chiusura in ogni grado, la cui somma dà 115, ossia un totale di 345: ancora il triangolo pitagorico. Non vi è spazio in queste brevi note, ma altri simboli massonici sono, solo a volerli vedere, presenti alla meditazione dei Fratelli in modo coerente e preciso, nei Quadri di Loggia e nella disposizione degli utensili nel Tempio. Ho la fortuna di conoscere varie lingue, sì da poter leggere testi nei rispettivi idiomi originali. I Massoni conoscono l’importanza dell’espressione gergale, che mal si presta a una traduzione. Ebbene, la corrispondenza passo a passo delle tre espressioni italiana-francese-spagnola è efficace al punto di non poter dire quale sia l’eventuale lingua d’origine del “Lapis”, anche se propenderei per la colonna centrale, ossia il francese. Ho anche notato la presenza di numerose istruzioni nella forma domanda-risposta tra il Venerabile Maestro e i due Sorveglianti; penso sarebbe auspicabile, come avveniva nella antiche Logge operative, raccogliere e sviluppare questa parte catechetica dandole anche una formulazione indipendente a beneficio dell’istruzione dei Fratelli. Per il resto non posso che augurarmi una diffusione di questo rituale fra i Maestri Massoni seriamente interessati al simbolismo massonico e alla sua valenza iniziatica.

Caro GiorgioB,
ti segnalo, e segnalo ai frequentatori del forum, che ho avuto l´opportunità di acquistare una copia del rituale scozzese "Lapis Reprobatus Secretum Custoditum" e che mi sento di condividere gli apprezzamenti fatti su questa opera. Fra l´altro ho avuto modo di constatare con piacevole sorpresa che il Rituale è stato integrato con il corrispondente Catechismo. Segnalo anche il sito:
www.lapisreprobatus.com
che presenta questo lavoro nelle tre lingue italiano, francese e spagnolo (mostrando anche alcune riproduzioni fotografiche dell'elegante volume). Spero che le indicazioni fornite possano essere utili a tutti coloro che sono interessati all´argomento.

Cari frequentatori del forum,
vi segnalo che ho avuto l´opportunità di acquistare una copia del rituale "Lapis Reprobatus Secretum Custoditum" che ho trovato molto bello. Mi sembra proprio che esso vada nella direzione di un approfondimento e una rivivificazione del patrimonio simbolico e rituale di cui la nostra istituzione è depositaria. A leggere quest’opera con attenzione si possono infatti ritrovare diversi passaggi che riportano a antichi rituali di cui numerosi elementi erano caduti nel dimenticatoio e che dimostrano il lungo lavoro di ricerca che è alla base di questo scritto.
Scritto che è asciutto e privo di pomposi moralismi o allusioni a una religiosità impropria in ambito iniziatico. Ma quello che mi ha maggiormente colpito è l’aspetto “operativo” presente all’interno di quest’opera. A leggerla con attenzione si può intravvedere un insegnamento che, basandosi sulla sincerità, fornisce un’educazione iniziatica. La disciplina del silenzio del primo grado, seguita da quella della parola del secondo e dalla meditazione sulla parola sacra del M.: indicano un metodo chiaro di elevazione spirituale.
Questo processo porta dapprima l’App.: a confidare nella propria forza di volontà e nella saggezza del M.: V.:, successivamente il Comp.: nella scienza M.: e nel sostegno dei FF.: e del lavoro collettivo ed in fine, nel terzo grado, il M.: nella Forza dell’Onnipotente.
All’interno di questa opera trovano grande spazio gli aspetti di insegnamento catechetico con domande e risposte che si fondano sull’arte e sul patrimonio gergale muratorio.

Numerosissimi sono i simboli e i gesti che riportano all’operatività. Citerò fra gli altri l’impiego del filo a piombo sul profano per verificarne la rettitudine prima che egli debba passare attraverso la discesa agli inferi così come il controllo della sgrossatura della pietra prima del passaggio e la verifica della pietra cubica prima dell’elevazione. Oppure l’importanza restituita alla canna durante il rito di passaggio o all’ascia e alla cazzuola durante il rito di elevazione.

Finalmente il simbolismo geometrico-pitagorico si trova ben sviluppato ridando fra l’altro grande profondità al rituale della Camera di Compagno, rituale che nelle versioni moderne spesso era parecchio impoverito.

Concludendo penso di poter dire che, per chi sia ricettivo agli aspetti rituali, quest’opera può veramente dare gli strumenti per un processo di ascesi che, partendo dalla pietra grezza, porta alla pietra cubica a punta e consigliarne quindi la lettura e magari l’applicazione, a tutti coloro che si interessano a questo genere di realtà.